Marco Corbascio nasce a Fasano, Puglia, il 5 novembre 1994 da due genitori molto appassionati di musica, al punto tale da continuare ad andare a ballare tutti i week-end fino al 9° mese di gravidanza, trasmettendogli così geneticamente, prima ancora di venire al Mondo, questa sua grande passione per la musica. Cresce ascoltando house & dance anni ’90, il genere preferito della mamma, e già in età scolastica inizia ad acquisire esperienza suonandolo a compleanni e feste private.
Un giorno entra in contatto con un dj, che ha segnato parecchio positivamente la sua vita e con cui è da subito nata una bella amicizia, che gli ha permesso di aprirsi verso un genere musicale fino ad allora a lui nuovo ed inesplorato: quello della techno. Molto affascinato dalla techno, e dalla profonda libertà d’espressione che caratterizza la stessa, non perde neanche un istante ad apprendere e guardare attentamente dall’amico intento a suonare, le tecniche ed i movimenti per usare mixer, giradischi, cdj, ecc.
Un giorno il suo amico gli chiese se volesse provare a mettere direttamente le mani su tutto quel ben di Dio, e lui senza la minima esitazione, e senza che gli fosse stato spiegato nulla, aveva capito già bene come farlo. Così nacque in lui un amore interminabile verso la techno ed il mix, che andò a rafforzarsi ulteriormente quando insieme scoprirono Ableton, il programma di produzione professionale usato da quasi l’80% dei DJ più famosi del Mondo.
Mosso da tanta intraprendenza e creatività, iniziò a studiarsi attentamente il programma, ed a creare i primi progetti e le prime tracce, nonostante fosse ancora un principiante.
Anche se molto entusiasmato ed appagato dal proprio operato, Marco sentiva dentro di se che c’era ancora qualcosa che gli mancava per esprimersi completamente, fino a quando una sera ad un party, conobbe un musicista che suonava con una workstation analogica, la YAMAHA RS7000. Da quel giorno fu amore a prima vista, e dall’unione tra l’analogico e Marco, nacque K.o.Bra!
Il suo amore verso l’Acid è stato alimentato sin da piccolino ascoltando tracce anni ’80-’90, ovvero quelle degli anni della nascita dell’Acid House e della ROLAND TB-303, strumento di cui la sua commercializzazione nel 1981 è stato segnato come uno dei “50 eventi chiave nella storia della musica elettronica”.
Dopo tanti sacrifici, rinunce e lavoro, riuscì a comprarsi tutto il necessario per produrre e suonare la sua musica, e dopo esserci finalmente riuscito, trascorse 2-3 anni perennemente chiuso in casa a produrre, suonare e perfezionare la tecnica.
La sua particolarità e ricercata caratteristica è che suona sempre LIVE, con tastiera, sintetizzatore e sequencer, ad una velocità che non va sotto i 135 bpm.
Il suo 1° esordio dinanzi ad un vasto pubblico, avvenne nel 2014 da Checcos’è?, dove si accaparrò fin da subito la residenza tutti i sabati per più di 1 anno.
Successivamente, a dicembre 2014, venne inserito per sua 1° volta nella memorabile 1° serata “The Deviants” di FUSE LAB. al Sanbor. Il locale era suddiviso in due sale: la Main Room, dove c’erano i DJ ospiti e tutti i DJ più affermati del posto, e la Second Room, in cui c’erano i DJ esordienti senza popolarità e con minore esperienza. Non appena iniziò a suonare, la sala grande iniziò a svuotarsi, fin quando tutta la gente andò a riversarsi completamente nella sua saletta. Gli organizzatori vista l’immediata evacuazione della sala grande subito accorsero per verificare cosa stesse accadendo: la gente era come ipnotizzata dalla sua musica acida dal vivo, tutta lì, ammassata ed accalcata. Immediatamente interruppero la sua esibizione, e l’invitarono a suonare nella sala grande, protraendo la serata di un’ulteriore ora cedendogli subito l’ambito ruolo di chiusura. Il dancefloor era come impazzito, ed anche gli organizzatori fierissimi di lui.
Con la nuova direzione artistica che lo proponeva già da tempo alla precedente, ottiene finalmente la residenza al Jerbéras, ed al progetto Concept Groove, che detiene tutt’oggi.
Da lì Marco si è fatto conoscere ad un pubblico molto più vasto, andando a suonare nei più disparati eventi techno, in Club & After della Puglia, tra cui Green Village, Guendalina, Torre Regina Giovanna, Masseria Del Turco, Regina di Cuori, ecc. condividendo la consolle con Gianni Sabato, Limo, Sam Paganini, Dubfire, Sasha Carrassi, Perc, Giorgio Gigli, Julie Marghilano, Dario Lotti, Matisa, Simone Gatto, Luciano Esse, Ko Tune, ecc. ecc.
Un brutto evento, ha segnato molto il suo operato artistico, che procedeva a vele molto spiegate. Un giorno, rientrando a casa dove aveva tutta la sua attrezzatura, scoprì che qualcuno vi si era introdotto furtivamente e che gli aveva rubato tutto. Afflitto, disperato, nervoso. Dopo tutti i sacrifici fatti da lui e dalla sua mamma per comprare onestamente tutta quel attrezzatura costosissima, per non si sa quale inspiegabile motivo, qualche farabutto gliela aveva tolta, e mai più restituita.
Da quel giorno si aprì un abisso davanti agli occhi del K.o.Bra, ma lui non si è dato per vinto, e non si è abbattuto, pian pian con altri ulteriori sacrifici è riuscito a ricomprare nuovamente quasi tutto, ritornando a produrre ancora più nervoso ed aggressivo di prima.
Che sia la volta buona? Chi lo sa… Sappiamo solo che adesso è molto più determinato e che ha solo un obbiettivo: creare il genere musicale perfetto, adatto a qualsiasi situazione. Ed è sulla buona strada, in attesa di qualcuno che riesca a spingerlo egregiamente in qualche importante etichetta discografica.
RA Resident Advisor